Memoria di don Elia Comini sdb, ucciso in odium fidei, il 1° ottobre 1944 a Pioppe di Salvaro, in una delle orribili stragi perpetuate dai nazisti a Monte Sole.

Il 3 luglio 1944, don Elia scrive al fratello Amleto un’ultima lettera.

Carissimo Amleto, ti scrivo dalla canonica di Salvaro. La mamma è sfollata in Sabbione, perché la nostra casetta non è più sicura. Una bomba inesplosa è caduta in piena borgata con relativa rottura di porte e finestre: la mamma si trovava sotto la volta della scala… Sono a Salvaro dal giorno 24 (giugno)… Spero di rimanere qui con mamma fino alla fine della burrasca. Certo, sono momenti drammatici, e peggiori se ne presagiscono. Speriamo tutto nella grazia di Dio e nella protezione della Madonna, che dovete invocare voi per noi. Spero di potervi fare avere ancora nostre notizie. Se queste fossero le ultime, per ora non pensate male di noi. Spiegate tutto con le difficoltà delle comunicazioni, naturalmente grandi, particolarmente nella nostra zona…

Il parroco di Salvaro, Mons. Mellini ospita nove famiglie di profughi di Pioppe: in casa, in stalla, in fienile, legnaia, pollaio, sagrestia, battistero…

Con me, mamma ti saluta affettuosamente…

da “don Elia Comini, DIARIO SPIRITUALE”